Descrizione
Dove la linea si incrocia e le forme iniziano a prendere vita, tra i vicoli di Sant’Eufemia, dove la vista tocca il pensiero per trasformarlo in uno stato d’animo, il sole del mattino accompagna una calma assoluta e profonda. In questo fortunato intreccio di elementi, luce e visione prospettica offrono l'esperienza di una casa che ha fatto della posizione la sua principale nota di carattere, perché alla magia autentica degli ambienti domestici, voltati a stella, riesce ad unire la visione panoramica sul centro storico e sulla distesa naturale di ponente, straordinaria orditura di colori che seduce lo sguardo sulla linea di orizzonte, lasciando in dote un meraviglioso senso di libertà.
Dall’eleganza bianca e minimale della facciata occorre partire per cogliere l’essenza di una casa dall’indole eclettica e movimentata, caratterizzata da una articolazione su due livelli, ciascuno dei quali ospita un’unità abitativa indipendente, suscettibile di ricomporsi in unità attraverso un’avveduta torsione della scala maestra.
Al piano terra, una cromia delicata accompagna la sensazione di un ambiente domestico dal fascino antico, risalta l’impulso geometrico e magico delle volte che si alternano con straordinaria naturalezza e sembra di essere nel bel mezzo di un respiro, quando dalla sala di ingresso si passa a quella centrale, perché la stella che domina la scena, perfettamente illuminata dalle due fonti di luce naturale, cresce sotto i nostri occhi con la stessa eleganza di un lenzuolo bianco, accarezzato dal vento di una terrazza d’estate. Il bagno a seguire, sul versante levantino, ha la consistenza di una vera e propria “salle de bain” dalla metratura generosa, tutta improntata sulla continuità cromatica e sull’equilibrio geometrico delle due ampie nicchie collocate ai due estremi, mentre risalta in altezza la volta a botte accompagnata dalla luce che origina da meridione.
Una scala in pietra, oltre la porta di ingresso a sinistra della facciata, racconta ad ogni passo la consunta morbidezza del tempo trascorso e proprio questa ascesa, così materica e semplice, nutre un senso di meraviglia, che trova fioritura piena una volta giunti al piano, laddove gli spazi si aprono e si organizzano con raffinata eleganza, all’insegna di un’essenzialità che esalta la bellezza delle volte e lo spessore delle mura.
Sono una carezza al cuore le due aperture che preludiano la vista sulla cucina e sulla sala, forse perché in simili spiragli di curiosità si mescolano desideri e memorie che oscillano con la giusta dose di pazienza e viene naturale frugare nel sonno delle nicchie per scoprire il fascino di ciò che resiste al passare delle stagioni.
Intrigante la collocazione sulla destra di una cucina a vista, adagiata nell’incavo generoso di una volta a botte, mentre nel mezzo risalta la caparbia profondità di campo di una finestra levantina, accompagnata sul muro di fondo da una vetrata che accende la devota allegria di un pavimento a scacchiera.
La sala a seguire ricalca il senso di pienezza della corrispondente stanza al piano terra e l’armonia generale scandita dagli archi a tutto sesto diventa lo spazio ideale in cui accogliere il paesaggio che fa capolino dalle finestre, dislocate alla perfezione sui due lati. Un andito sul versante di ponente conserva intatta l’emozione di pietra dell’antico camino e basta volgere lo sguardo in alto per godere del fascino eterno di una volta a botte portata a vista, con una soluzione di ristrutturazione che nel dividere l’ambiente unico delle origini ha ricavato la comodità di un bagno finestrato della giusta consistenza e con doccia walk-in.
Gradini di lontana matrice, oltre la vetrata di fondo della cucina, spinge con disinvolta immortalità verso l’azzurro del cielo, liberando al suo fianco e all’estremità ultima della sua corsa due terrazze incantate dalla vista incredibile. Quello che è dato raccogliere, su questa mano che si tende lenta verso l’orizzonte, è un paesaggio fatto di istinto primitivo, di pensieri ereditati, di odore antico di boschi e di tenero silenzio, dove la gioia di vivere si apre come un’alba tra i colori sparsi del cielo, nello spazio sospeso di una cornice, lì dove il tempo rallenta per diventare un dolce sospiro.
Sant’Eufemia, rione del comune di Tricase, è un piccolo borgo della provincia di Lecce, caratterizzato da un grazioso centro storico che ruota intorno alla chiesetta dedicata a Santa Eufemia di Calcedonia, da cui il nome di chiara matrice orientale. Nato probabilmente come un distaccamento dell’Abbazia di Santa Maria del Mito, l’abitato di Sant’Eufemia si è sviluppato come insediamento di basiliani pronti ad ospitare fedeli e pellegrini in transito verso i luoghi di culto del basso Salento. Per tutti, passaggio obbligato era la cripta di Santa Maria del Gonfalone, ai margini dell’abitato. Il borgo vanta un’ottima posizione geografica, permettendo di raggiungere il mare di Tricase in circa 10 minuti, Santa Maria di Leuca e Otranto in 30 minuti e l'aeroporto di Brindisi in circa un’ora.
Contact Agent
Mauro Rango
(0039) 349 4554075
Property Details
Property Type
Unifamiliare
Rooms
5
Bathrooms
2
Size
120 mq
Floors
2
Year Built
1930
Property Location
Via Gonfalone, 3, Tricase, LE, Italia